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ARCHETIPO

Archetipo rappresenta il filone principale della ricerca artistica di Giulia Osella, articolandosi in una tripartizione che esplora il viaggio interiore verso la scoperta del Sé autentico. Ispirata alle teorie di Carl Gustav Jung e al concetto del Daimon di James Hillman come guida innata e principio orientatore, la serie sviluppa una narrazione visiva in cui emergono temi universali legati al processo di individuazione, alla tensione tra conformità sociale e autenticità, e al dialogo tra luce e ombra. Le opere, caratterizzate da un linguaggio di astrazione geometrica e da una raffinata esplorazione cromatica, tracciano il passaggio dalle pressioni esercitate dalle maschere sociali, alla ricerca di nuove direzioni, fino alla piena consapevolezza del proprio potenziale autentico. Attraverso elementi come cerchi, linee e percorsi puntinistici, Osella traduce simbolicamente le dinamiche interiori del confronto con l’Ombra, il superamento dei conflitti psichici e l’integrazione delle polarità opposte. Ogni composizione invita lo spettatore a una meditazione profonda, fungendo da specchio dell’evoluzione interiore e stimolando una connessione intima con le proprie trasformazioni. Archetipo si propone come una celebrazione del viaggio umano verso la scoperta del Sé autentico, evocando con sensibilità e rigore la bellezza e la complessità del processo di crescita personale.

Attraverso una scomposizione attentamente studiata, la SERIE 9, SERIE 11 e SERIE D si traducono in un'analitica e ritmata visione dilatata del percorso tripartito tracciato nella matrice della ricerca di Osella ARCHETIPO. Un cammino scandito da tappe, in cui l'artista guida l'osservatore, invitandolo a soffermarsi su ogni dettaglio e a lasciarsi condurre verso una nuova consapevolezza, stimolandolo a cambiare prospettiva, osservare con attenzione e scoprire alternative interpretative.

SERIE  9

La Serie 9 rappresenta un ritorno alle origini della ricerca artistica, approfondendo il momento iniziale del viaggio verso la scoperta di sé. Le opere si distinguono per la ripetizione di pennellate che si stratificano sulla tela, evocando la routine e l’omologazione, elementi che Jung descrive come influenze della Persona, la maschera sociale costruita per adattarsi alle aspettative esterne. Su questo sfondo statico emergono punti di partenza circolari e percorsi puntinistici, simboli dei primi segni di risveglio interiore. La serie esplora il conflitto tra conformità e autenticità, riflettendo il primo confronto con l’Ombra, quell’aspetto dell’inconscio in cui si celano potenzialità inespresse e tensioni represse. Ogni tela diventa un invito a riconoscere il valore dei primi passi verso l’individuazione, il processo in cui l’individuo inizia a superare le pressioni sociali per avvicinarsi alla propria essenza autentica.

SERIE  11

La Serie 11 rappresenta la seconda fase del filone principale Archetipo, incarnando la dimensione sperimentale del percorso verso la consapevolezza. Le opere segnano la transizione dalla rigidità conformistica della fase iniziale verso uno spazio di ricerca e trasformazione, riflettendo il processo che Jung definisce individuazione: il viaggio verso la scoperta e l’integrazione del Sé autentico. I percorsi geometrici, con la loro complessità e intersezioni, simboleggiano l’esplorazione di nuove possibilità e la tensione tra l’ordine delle certezze e il cambiamento dell’ignoto. Questa serie celebra il coraggio di confrontarsi con le sfide interiori, rivelando come l’incertezza e il caos possano diventare catalizzatori di crescita personale e realizzazione, essenziali per il superamento delle limitazioni imposte dall’adattamento sociale.

SERIE  D

La Serie D segna un punto culminante nell'esplorazione del cammino interiore dell'artista, focalizzandosi sulla figura del Daimon, concetto originariamente sviluppato da James Hillman. In questa fase, il Daimon rappresenta una forza interiore che guida l’individuo verso una maggiore consapevolezza di sé, un principio che orienta il percorso di vita verso la realizzazione del proprio destino autentico. Le opere di questa serie pongono il Daimon, concepito come elemento circolare, al centro della composizione, enfatizzando il suo ruolo come guida e stimolando una riflessione profonda sull’essenza del nostro scopo e della nostra natura più intima. Tuttavia, come parte della continua evoluzione interpretativa dell’artista, il riferimento al Daimon di Hillman si trasforma gradualmente nella più articolata concezione junghiana del Sé. Mentre il Daimon evoca una forza esterna che invita l’individuo a seguire il suo cammino personale, il Sé junghiano rappresenta la totalità psichica, l’integrazione di tutte le parti della psiche, comprese le forze opposte e nascoste dell'inconscio. In questo modo, la ricerca dell'artista non solo esplora l'aspetto interiore e la spinta del Daimon, ma si evolve, abbracciando la visione junghiana dell'individuazione come processo di unificazione e realizzazione dell’intero sé, dove l'autenticità emerge dall'integrazione consapevole delle polarità psicologiche. Le opere della Serie D non solo riflettono quest’evoluzione concettuale, ma fungono da specchi della psiche umana, incoraggiando il pubblico a esplorare la propria unicità e a connettersi con il Sé autentico, come parte di un processo continuo di crescita e consapevolezza. In questo modo, l'artista invita a un dialogo con la propria interiorità, stimolando un profondo interrogarsi sulla propria identità e sul potenziale di evoluzione personale.

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